20.03.-30.04.21 - Trentino - Teatro Portland - Via Papiria, 8, Trento - 0.00
Nonostante i fermi e gli impedimenti dovuti al Covid, nonostante i limiti imposti da una situazione oggettivamente complessa per i teatri c’è ancora voglia di andare avanti e di cercare… la meraviglia. Mentre si prepara la prossima edizione del Teatro della Meraviglia, ci avviciniamo all’inizio del festival con una serie di eventi online che ne rappresentano lo spirito e ne anticipano alcune tematiche. Sabato 20 marzo alle 20.30 sulla piattaforma Zoom LA SCIENZA E’ UNA QUESTIONE DI GENERE? I giovani della compagnia di comunicazione scientifica Progetto Apollo esploreranno con noi la questione: la scienza è una questione di genere? Lo faranno attraverso aneddoti, storie e un concorso a premi che coinvolgerà il pubblico a casa, che sarà chiamato a rispondere ad alcune domande sull’argomento. In palio due biglietti per una serata del Teatro della Meraviglia 2021. L’evento vedrà anche la partecipazione straordinaria di Yuri Bozzi, ricercatore CIMeC (Centro Interpartimentale Mente/Cervello) dell’Università di Trento. Sabato 10 aprile, a partire dalle ore 20.30 – piattaforma Retroscena NOI, ROBOT. COSA VUOL DIRE ESSERE UMANO? - Compagnia Arditodesìo Ispirato all’Uomo Bicentenario e altri lavori di Isaac Asimov di Andrea Brunello con Laura Anzani e Andrea Brunello regia Chiara Benedetti e Andrea Brunello video Valerio Oss luci Federica Rigon consulenza musicale Enrico Merlin Nell’Uomo Bicentenario, il grande visionario Isaac Asimov descrive un robot umanoide che desidera diventare umano. Ma i suoi desideri non possono realizzarsi a causa della sua stessa natura, prima di tutto per via della sua mancanza di mortalità. Nonostante questo il robot mostra le caratteristiche di un buon essere umano: prova compassione, è creativo, ha desideri e può provare dolore... forse “esso” può diventare un “lui”? Lo spettacolo indaga la possibile connessione fra il nostro cervello e quello delle macchine e prova che la relazione fra due “individui”, uno umano e l’altro macchina, non è affatto semplice e può portare a dei paradossi insormontabili. Questo spettacolo esplora in maniera attenta e precisa il nostro organo più meraviglioso, il cervello, e allo stesso tempo vuole capire dove sta andando il campo dell’Intelligenza Artificiale, come si stanno evolvendo i nostri “cervelli” artificiali? Retroscena.live Venerdì 30 aprile, a partire dalle ore 20.30 – piattaforma Retroscena PALE BLUE DOT – Compagnia Arditodesìo di e con Andrea Brunello regia di Christian Di Domenico scenografie di Roberto Abbiati musica di Enrico Merlin Una incredibile storia di speranza, meraviglia, bellezza e disperazione. Il destino della sonda Voyager 1 si mescola con quella del suo creatore dalle tendenze suicide, quelle di suo figlio sognatore e quelle del Pianeta Terra. Mentre il satellite artificiale si allontana dal sistema solare tutto cade in prospettiva, diventa dolorosamente chiaro che il nostro Pallido Pallino Blu, la Terra, è l’astronave più preziosa e va protetta senza esitazione e senza compromessi. Perché non riusciamo a farlo? Forse non siamo “ingegnerizzati” per farlo? Forse non siamo così intelligenti? Ma quando tutto sembra perduto avviene la più incredibile delle rivoluzioni. È draconiana e necessaria. Il senso fatalistico di inevitabilità è sollevato dalle nostre anime e la struttura sociale cambia per sempre e per il meglio. Ma è successo veramente? Può succedere veramente? Oppure è solo utopia, una storia di speranza che deve essere raccontata e poi inviata al Voyager 1 così che almeno lui possa tenere un’ultima finale reliquia della nostra civilizzazione che potrebbe essere giunta al termine del suo viaggio? Retroscena.live Orario svolgimento: come da programma
Teatro Portland, Via Papiria, 8, Trento