21.10.21-13.02.22 - Trentino - Mart Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto - 0, Rovereto - 0.00
Da un’idea di Vittorio Sgarbi. A cura di Beatrice Avanzi e Roberta D’Adda. In collaborazione con Fondazione Brescia Musei Con una selezione di circa settanta opere e documenti, provenienti principalmente dalla Fondazione Brescia Musei e dalle Collezioni del Mart, l'esposizione ripercorre le tappe della breve carriera artistica di Romolo Romani (1884 - 1916):il precoce esordio come caricaturista nei primissimi anni del Novecento; l'originale sintesi tra Simbolismo ed Espressionismo, influenzata dall'arte del Nord Europa; la sperimentazione di un linguaggio non figurativo, in anticipo sui più celebri artisti astratti del XX secolo; infine il ritorno a uno stile più tradizionale negli ultimi anni della sua vita. Tra i firmatari del primo "Manifesto dei pittori futuristi" (1910), gruppo da cui poi si allontanò, Romani si dedicò a una produzione prevalentemente grafica caratterizzata da volti grotteschi che affiorano tra strutture geometriche, espressione di stati d'animo. L'interesse per l'occultismo e la volontà di indagare fenomeni naturali evocando sensazioni e suoni interiori lo portarono sulla via dell'astrazione, di cui fu uno dei precursori in Europa. All'ultimo periodo è riconducibile il ritorno alla figurazione, con una serie di ritratti e manifesti di grande forza espressiva. Orario svolgimento: dalle 10 alle 18Venerdì 10.00 - 21.00Lunedì chiuso
Mart Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, 0, Rovereto